Portare bellezza e scoperta, creativita' e attualita', e' cio' che mi ispira nella scelta dei programmi dei concerti che propongo.
Accanto a famosi brani di repertorio mi piace sempre inserire brani raramente eseguiti, musiche che parlino del nostro tempo, composizioni ispirate per gli specifici concerti.
La scelta dei luoghi ha per me un profondo significato: suonare in alta montagna, nelle grotte, per strada, nei planetari, si rivela essere un modo per esplorare nuove possibilita' comunicative della musica.
Amo, inoltre, abbattere la barriera invisibile che spesso si crea tra interprete e pubblico: attraverso l'utilizzo degli spazi e della parola, che offre suggestioni d'ascolto, cerco di favorire un sentire piu' intimo e personale.
Alcuni dei temi che ho recentemente utilizzato per i programmi da concerto sono:
- "Suoni di violino a Venezia", nel quale eseguo un repertorio di musiche veneziane per violino solo (Albinoni, Vivaldi, De Guarnieri, Maderna, Sanvido, etc);
- "Venice and Punjab, water memoirs" nel quale le origini "acquatiche" di Venezia e della regione del Punjab sono state descritte musicalmente attraverso la collaborazione con artisti di tradizione sikh e sufi;
- "The time of a star", evento multimediale dedicato alla nascita degli astri con la proiezione di immagini del telescopio Hubble, commentate da brani musicali, e l'esecuzione di un brano che utilizza i "suoni" di cinque stelle pulsar;
- La questione palestinese e israeliana, dove, col trio d'archi "Triodellarco", affianchiamo a brani di repertorio, pezzi dedicati alla situazione palestinese e israeliana (musiche tradizionali palestinesi e klezmer, brani di musica "degenerata" di Krasa e Klein, brani dedicati ai conflitti);
Varie altre collaborazioni con artisti (pittori, ballerini, attori) sono state realizzate in eventi speciali ideati ad hoc.